In sede dei lavori del "Ninth Permanent Forum on Indigenous Issues", la Ecospirituality Foundation ha organizzato uno Special Event riservato ai membri delle comunità native presenti al Forum per presentare la storia, i miti e la cultura dei Nativi europei. Gli oratori, Rosalba Nattero e Giancarlo Barbadoro, hanno esposto la loro relazione ai convenuti, Rappresentanti di molte comunità native e di Organizzazioni Non Governative, a cui è seguito un sostenuto dibattito.
Sul pianeta si distinguono due culture: la società maggioritaria e la società rappresentata dai Popoli nativi. La prima dominata dall'influenza determinante delle grandi religioni storiche, mentre questi ultimi invece si distinguono perché non fanno riferimento alla cultura religiosa imposta dalle colonizzazioni e sono custodi e prosecutori di antiche Tradizioni che danno loro una identità specifica. Identità che, nonostante la distanza geografica e le diversità culturali, hanno tutti in comune ed è riferita ai valori di Madre Terra.
Spesso, per via della dipendenza dalle religioni, la Società maggioritaria ha compiuto e compie ancora oggi persecuzioni nei confronti dei Popoli nativi, togliendo loro ogni rispetto e dignità.
In questa grande repressione l'Europa si è distinta dolorosamente attraverso i secoli colonizzando le terre delle culture native. Tuttavia anche in Europa si sono verificati gli stessi eventi che hanno colpito gli altri continenti.
Anticamente l'Europa era abitata da popolazioni autoctone che sono state sterminate e ridotte in schiavitù, prima dall'Impero romano e poi dal Cristianesimo.
Nonostante tutto questo, ancora oggi sopravvivono molte comunità tradizionali di culture native che si nascondono agli stati europei per paura di possibili persecuzioni e che comunque devono ancora lottare per mantenere vive le loro tradizioni.
E' un caso emblematico quello che succede a Carnac, in Bretagna. Da circa 20 anni una parte della popolazione lotta contro il disegno governativo di trasformare il loro luogo sacro, il sito megalitico "Les Alignements", in un sorta di residence turistico. Il progetto è stato bloccato, ma ad oggi il complesso è recitanto e non si può entrare senza l'accompagnamento di guide statali.
In Italia, in Piemonte, sede di antiche tradizioni autoctone, il Cristianesimo ha operato nel tempo lo sradicamento delle tradizioni locali relative all'antico celtismo trasformandole in folklore.
Lo sradicamento dell'antica tradizione si è verificato in tutta Europa. Abbiamo una prova dell'occultamento delle antiche radici europee nella storia controversa delle piramidi che sorgono su tutto il continente e nel tentativo sistematico della loro distruzione.
Ci sono piramidi di epoca relativamente recente come quella di Barnenez, Bretagna, che è sfuggita casualmente al suo smantellamento dopo essere stata destinata alla funzione di cava di pietre. Meno fortunata è stata l'imponente piramide di S.André in Francia, che è stata completamente smantellata negli anni '70 per far posto a un raccordo autostradale.
Ma sembrano esserci piramidi molto più antiche che custodiscono una cronaca storica tenuta nascosta dalla Società maggioritaria europea. Piramidi enormi, ricavate dal modellamento delle montagne, come quelle della Brianza e di Benevento e quelle della Bosnia. Proprio queste ultime, datate 15 000 aC, hanno mostrato all'analisi di laboratorio la loro natura artificiale attraverso le caratteristiche del cemento che le ricopre.
Tuttavia, nonostante l'opera di occultamento, la cultura dei Nativi europei e le tradizioni del Piemonte sono ancora vive attraverso la presenza e l'attività sociale e culturale di quelle che si autodefiniscono "Comunità Celtiche". Queste sono portatrici di antiche tradizioni mai andate perdute che possono spiegare aspetti insoluti della storia d'Europa.
Oggi queste comunità celtiche, a fronte della Carta delle Nazioni Unite sui Diritti dei Popoli Indigeni, stanno riflettendo sull'opportunità di reclamare il loro diritto di manifestare liberamente i loro costumi, la loro lingua e le loro tradizioni spirituali.
Dal canto suo, la Ecospirituality Foundation ha voluto contribuire al rinascimento spirituale delle culture Native con l'edificazione di un grande cromlech che potesse dare visibilità storica all'identità dei Nativi europei e costituire un eventuale riferimento per una tangibile manifestazione della loro cultura.
|