L'ECOSPIRITUALITÀ
un percorso possibile per una nuova comunità umana

“L’autentico viaggio di scoperta
non consiste nel cercare nuovi paesaggi
ma nel guardare con nuovi occhi”

Marcel Proust

“Credo che un filo d’erba non sia meno importante
del movimento delle stelle”

Waalt Whitman


La violenza globale contro la Terra, gli animali, i bambini, gli esseri umani, le nazioni e le etnie oppresse richiede un nuovo concetto di civiltà umana.
Basta accendere la televisione, leggere un giornale, guardarsi intorno, per rendersi conto che nonostante l’ampio sviluppo tecnologico ed i risultati della ricerca a cui si è giunti, le condizioni di vita dell’umanità peggiorino ogni giorno e le barbarie avanzino a tutto campo; guerre locali ed internazionali, epidemie, aumento della povertà e dell’esclusione sociale, distruzione ambientale, degrado, violenza etc.
Per quanto riguarda poi “il personale” in senso stretto, le cose non vanno certo meglio, sempre che si abbia la fortuna di vivere in un paese industrializzato e non si sia nella categoria dei nuovi poveri, abbiamo condizioni di vita e di salute senz’altro migliori dei nostri genitori, possibilità di comunicare e di apprendere, inimmaginabili anche solo 30 anni orsono, eppure...
L’inquietudine e la nebbia dell’incertezza confonde e inganna i sentimenti, troppo spesso ci sentiamo soli, gelosi, impauriti, depressi, stranieri in patria.
Ma tutto questo è opera di oscuri demoni? Della natura crudele come scriveva Leopardi?
Oppure, come pensano molti, di un’innata malvagità insita nel genere umano?
Chi scrive non è convinto di queste tesi, al contrario pensa che tutto ciò sia il prodotto di una concezione della vita e del mondo, ovvero un impianto religioso, filosofico, economico e politico, che si è affermato come egemone dall’avvento del patriarcato. Concezione che ha teso e tende ad allontanarci dalla nostra vera natura, dalla nostra identità più profonda, dall’essere parte di un tutto armonico, di un’energia vitale universale, di un’unica comunità ecologica che orbita nello spazio, di uno stato di realtà globale che possiede una proprietà cognitiva intrinseca a cui gli umani possono accedere attraverso l’esperienza condotta sul piano individuale e attraverso la sperimentazione.
Nei secoli che sono trascorsi, molte donne e molti uomini si sono posti queste domande ed hanno tentato di dare delle risposte a queste problemi, con diversi tentativi di modificazione dell’esistente, sperimentazioni, ricerche, mantenendo vive le antiche tradizioni.
Non è questo il contesto dove analizzare questi tentativi, sebbene tale studio sia sicuramente necessario, ma è utile ricordarli per capire come nonostante tutti gli sforzi fatti dalle ideologie dominanti, spesso con il ferro e con il fuoco - come ad esempio l’Inquisizione - sempre l’umanità o almeno parte di essa abbia mantenuto vivo questo spirito di ricerca e di cambiamento; mantenendo altresì vivi l’arcaico ricordo dell’Età dell’Oro o di quello che l’economia chiama comunismo primitivo, quel periodo in cui l’umanità viveva in un rapporto armonico con l’ambiente nel senso globale del termine.
Oggi queste domande e queste risposte diventano ancora più necessarie, alfine di impedire la distruzione del pianeta, nel cercare di trovare equilibrio e benessere per la propria esistenza.
L’Ecospiritualità diventa oggi un possibile cammino in questa direzione, in quanto non ponendosi come dottrina di vita, ma come esperienza di libera ricerca, permette ad ognuno la sperimentazione dei propri principi.
L’Ecospiritualità non come nuova ideologia o religione, ma come esperienza dell’ordinario quotidiano e della dimensione invisibile e trascendente, senza profeti o verità rivelate. L’Ecospiritualità come libera ricerca che permetta di superare le inutili divisioni tra scienza e spirito, ma che ricerchi una sintesi superiore permettendo una nuova conoscenza. L’Ecospiritualità come concretizzazione del ruolo non dominante dell’uomo nella natura, ma partecipe nel rispetto delle forme di vita ed ambiente.
L’Ecospiritualità come costruzione di spazi liberi e liberanti, dove gli umani non abbiano ragioni di paura, di violenza, di menzogna, sia tra loro che con le altre specie di questo e di altri mondi.
L’Ecospiritualità come libera ricerca per superare la contraddizione coppia/libera sessualità, creando le condizioni individuali e sociali per una relazione di coppia che sia libera dalla gelosia.
L’Ecospiritualità come libera ricerca di una comunità più matura, democrazia di donne e uomini liberi, non diretti nel nome di un leader o di un’ideologia, ma in cui l’individuale e la comunità, il collettivo, siano complementari.
L’Ecospiritualità come attuazione dell’esperienza di una fratellanza universale, realizzando i principi di Amore, Libertà e Conoscenza tra tutti coloro che intendano condividerla.
Oggi, dentro tutti i paesi e le culture della terra vi sono persone che hanno irrevocabilmente compreso la necessità di una positiva rivoluzione interiore ed esteriore.
Tutti costoro e noi per primi possiamo contribuire a una ricerca libera, possiamo sviluppare e praticare l’Ecospiritualità.
Ne saremo capaci? E’ presto per dirlo, io credo valga la pena di provarci.

Maurizio Poletto