In Sardegna, a circa undici km da Sassari, si può osservare la "Ziqqurath o Altare preistorico di Monte d'Accoddi", realizzata si stima durante il neolitico.
E' lunga 75 metri, compresa la rampa di accesso, e all'origine era alta 37 metri mentre attualmente si è ridotta a 8 metri.
Il sito si trova nell'Azienda Agraria E.T.F.A.S. (Ente Trasformazione Fondiaria e Agraria della Sardegna), di Monte d'Accoddi, in regione Ponte Secco.
Nel 1952 ebbero inizio gli scavi. Sino ad allora la Ziqqurath si mostrava come una bassa collinetta e della sua struttura emergeva solo un lastrone. I lavori furono sospesi intorno al 1958 quando fu evidente che non si trattava di una struttura nuragica comune sull'isola. Gli scavi furono infine ripresi nel 1979 per l'iniziativa del Prof. E. Contu.
Fu così che emerse dalla terra l'insospettabile struttura che, inequivocabilmente, ricorda le Ziqqurath esistenti nel Medio Oriente.
Sembra addirittura che l'opera non fosse l'unica ma ne esistesse un'altra, andata distrutta durante la seconda guerra mondiale a causa della realizzazione di una postazione antiaerea dell'esercito.
Ad oggi non si conosce l'identità storica degli edificatori della Ziqqurath e quale fosse lo scopo a cui era destinata. Si stima che il luogo potesse essere deputato al culto per via delle capanne che circondano la struttura.
Ma quale popolo poteva essere giunto via mare dal Medio Oriente per poi integrarsi con le popolazioni del luogo?
E poi perchè a differenza dei nuraghi, comparsi a posteriori e di cui se ne contano più di settemila in tutta l'isola, la natura del sito dove sorge la Ziqqurath non presenta una funzione difensiva e abitativa, ma solamente un utilizzo puramente religioso?
Che cosa garantiva la sicurezza degli antichi frequentatori del luogo sacro? Costitituiva un valore religioso in comune con i differenti popoli che vivevano e transitavano in quall'area?
Nel podere in cui sorge la Ziqqurath si ergono anche due alti menhir di forma allungata, le "perdas fittas" recanti incise delle coppelle la cui presenza denotava la sacralità del luogo per gli antichi edificatori.
Dall'altro lato della strada verso Porto Torres venne poi rinvenuta una tomba di forma circolare con cellette poste attorno ad una centrale.
Attualmente i lavori di ricerca sul sito vengono svolti sotto la responsabilità del Dipartimento di Archeologia dell'Università di Genova, mentre una notevole quantità di vari reperti ritrovati nel sito è esposta nella Sala di Monte d'Accoddi del Museo G.A. Sanna di Sassari.
Ai piedi della rampa che sale verso la piramide ci troviamo nuovamente di fronte al mistero delle sfere di pietra. Una sfera di grandi dimensioni, circa due metri di diametro, ed una di dimensioni più ridotte. Sfere analoghe di grandi dimensioni sono state ritrovate presso altre piramidi europee, come in Bosnia e a Benevento in Italia.
Servizio di: Giancarlo Barbadoro
Immagini di: Marco Pulieri e Paola Salaris
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