LE ANTICHE PIRAMIDI EUROPEE



LE PIRAMIDI DI CIVIDALE DEL FRIULI (Italia)
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In Friuli, in Italia, vicino a Udine nei pressi della cittadina di Cividale, si possono osservare tre formazioni piramidali ritenute di natura artificiale, di epoca pre-celtica, che si ritiene possano risalire ad almeno 6000 anni fa.
Le piramidi appaiono come tre collinette che sono a ridosso dell'abitato di Rualis, una zona posta fra il locale viale Trieste e la provinciale che conduce alla cittadina di Prepotto.
Si tratta di evidenti strutture artificiali alte 40-50 metri , realizzate secondo un andamento a "gradoni" caratteristico di molte altre piramidi.
Le strutture sembrano essere state modellate intervenendo su alture naturali già esistenti ad opera di antiche popolazioni oggi sconosciute.
La simmetria dei lati delle tre alture mostrano con sufficiente chiarezza la loro struttura piramidale e il loro orientamento risulta allineato inequivocabilmente nella stessa direzione.
Le piramidi di Rualis sembrano avere la punta mozza come mostrano le piramidi Maya e come si può osservare per le piramidi della Brianza. Spiazzi deputati per le osservazioni del cielo e per i riti di culto dei druidi del tempo. Nei millenni, le tre piramidi si sono ricoperte di alberi e di bassa vegetazione che portano a mimetizzarle e che solo uno sguardo attento può rivelarle agli occhi degli osservatori.
Oggi, per via della loro struttura a gradoni, sono utilizzate come vigneti.
Il rilievo planimetrico del luogo mostra come le tre piramidi siano disposte sulla base delle stelle della cintura di Orione in maniera analoga alle piramidi di Giza, in Egitto, e a quelle della Brianza in Italia.
Nella zona dove sorgono le tre piramidi sono stati rinvenuti altri reperti riferibili alla presenza di popolazioni celtiche che hanno dimorato nella zona.
In prossimità alla frazione di Darnazacco di Cividale, vicino alle locali distillerie "Domenis", si possono osservare, ad esempio, mura megalitiche realizzate con la posa di pietre lavorate.
In questa zona sono state trovate, durante gli scavi del secolo scorso, anche 500 tombe che sono state datate all'età del ferro ed identificate, per via dei reperti rinvenuti, come sepolture di origine celtica.
Il fatto che il luogo fosse stato scelto per realizzare una necropoli può suggerire che fosse considerato sacro da parte dei celti stanziali, che potevano vedere le piramidi come manifestazione di un culto di ancora più antico. In zona c'è poi anche un cosiddetto "ipogeo celtico" che rappresenterebbe un luogo di iniziazione riconducibile al culto della madre terra. Un culto che per le sue caratteristiche storiche porterebbe a collocare l'ipogeo tra l'8000 e il 4000 a.C.".
A circa quattro chilometri dalle tre piramidi, nel vicino bosco, c'è un cromlech, un cerchio di pietre, di 10-15 metri di diametro. Da una delle pietre del cerchio si accede una grotta preistorica.
Particolare curioso. Anche intorno alle tre piramidi è stata rinvenuta una sfera che, pur di dimensioni ridotte, ricorda quelle rinvenute presso le piramidi di Visoko in Bosnia e in Italia, presso la piramide di D'accoddi, in Sardegna, e a quelle di Benevento, in Campania. Le tre piramidi sono oggi oggetto dell'interesse di appassionati del luogo che stanno portando avanti un lavoro di ricerca e di divulgazione della loro presenza sul territorio del Friuli.
La scoperta delle tre piramidi di Rualis è avvenuta nel 2007 da parte di Walter Maestra, un ricercatore indipendente del posto.
La sua idea è che solo le piramidi della Bosnia risultano costruite a mezzo di interventi architettonici, mentre le altre presenti in Europa sarebbero state tutte modellate partendo da elevazioni naturali già esistenti.

Servizio di: Giancarlo barbadoro
Immagini di:
Giuseppe Marletta, Veniero Grudina, Miriam Madau,
Donatella Devona, Danila Devona






La prima delle tre piramidi. Come è accaduto per altri luoghi sacri del celtismo, anche sulla sommità di questa piramide è stata costruita una Chiesa.
La seconda piramide. Sulla sua sommità si evidenzia una spianata, utilizzata con tutta probabilità dagli antichi druidi per osservare il cielo e per officiare ai loro riti.
Una caratteristica riscontrata anche presso le piramidi della Brianza, in Italia.



La spianata esistente in cima alla seconda piramide.
Una semplice bussola mostra l'orientamento dei lati delle piramidi.



La terza piramide.
Una fonte ritrovata sul fianco della terza piramide. I Celti davano molta importanza all'acqua che costituiva un elemento fondamentale nei loro riti.



Una sfera di piccole dimensioni ritrovata sulla prima piramide. Ritrovamento che si aggiunge a quelli di altri casi di altre sfere rinvenute nei pressi delle piramidi europee, come quello della piramide di D'accoddi, in Sardegna, delle piramidi di Benevento in Campania e di quelle di Visoko in Bosnia.
Un particolare delle mura megalitiche che si trovano all'inizio della rampa d'accesso alla prima piramide.


L'interno dell' "ipogeo celtico" dedicato probabilmente al culto di Madre Terra.
Un particolare della struttura dell'ipogeo.