NAZIONI UNITE DI NEW YORK
Committee on Non-Governmental Organizations
Gennaio 2005

LA ECOSPIRITUALITY FOUNDATION IN STATO CONSULTATIVO CON L'O.N.U.

La Ecospirituality Foundation ha ottenuto un importante riconoscimento dall'ONU. È stata nominata "Organizzazione Non

Il palazzo dell'ONU di New York
Governativa in Stato Consultativo con le Nazioni Unite".
La qualifica arriva dopo diversi anni di collaborazione con l'ONU sul tema degli Indigenous Peoples, nell'ambito della Commissione per i Diritti Umani. È stato riconosciuto alla Ecospirituality Foundation un importante ruolo: quello di garante dei diritti spirituali dei Popoli naturali, motivo essenziale per cui si è arrivati a questo tributo.
Il lavoro svolto dalla EF in difesa dei diritti religiosi dei Popoli indigeni e dei loro luoghi sacri, in particolare Mount Graham, la montagna sacra degli Apache, e i Menhirs di Carnac (Bretagna), è stato riconosciuto con l'ambita nomina che vede la Fondazione nel ruolo di un ente privilegiato i cui rappresentanti vengono consultati all'occorrenza dall'ONU in qualità di esperti in materia di Indigenous Peoples.
La Ecospirituality Foundation entra così a far parte della grande famiglia delle Nazioni Unite per collaborare alla difesa dei diritti spirituali dei Popoli naturali, al loro diritto di usare i propri luoghi sacri e alla tutela delle loro tradizioni.
Il riconoscimento è stato assegnato a seguito della convocazione alla "Committee on Non-Governmental Organizations" presso le Nazioni Unite di New York che ha avuto luogo dal 5 al 18 Gennaio 2005 e che aveva lo scopo di vagliare le varie organizzazioni non governative provenienti da tutto il pianeta per stabilire il loro ruolo nei confronti dell'ONU.
La Commissione era formata da rappresentanti di governi da tutti i continenti e aveva il compito di giudicare l'idoneità delle organizzazioni al "Consultative Status".
La sessione della Commissione è durata due settimane durante le quali

La sala della Committee on Non-Governmental Organizations
Giancarlo Barbadoro e Rosalba Nattero, intervenuti in qualità di rappresentanti della Ecospirituality Foundation, hanno risposto ad una serie di interventi di verifica sulle attività della Fondazione da parte dei rappresentanti dei vari governi che avevano il compito di giudicarne l' idoneità.
Questi interventi sono stati anche l'occasione di portare alla visibilità internazionale due casi a cui la Ecospirituality Foundation dà particolare attenzione: il caso della montagna sacra degli Apache, Mount Graham, da 15 anni profanata dall'osservatorio astronomico in costruzione a cui partecipa anche l'Italia, e il caso dei Menhirs di Carnac, Bretagna, luogo sacro per i bretoni, da 13 anni recintato e reso inaccessibile agli abitanti del posto.
Nel dibattito scaturito tra i delegati dei governi delle varie nazioni è emersa una perplessità circa l'aiuto dato alla difesa di Mount Graham. Infatti alcuni governi contestavano il fatto che la Ecospirituality Foundation volesse salvaguardare Mount Graham perchè questo significava, secondo loro, ostacolare il progresso.

Rosalba Nattero e Giancarlo Barbadoro nel palazzo dell'ONU di New York
E' stato controbattuto che gli Indigenous Peoples non sono contro la scienza e il progresso, ma chiedono solo rispetto per le loro tradizioni e quindi per la loro identità. E' stato ribadito che gli Indigenous Peoples non hanno bisogno solamente di assistenza, ma soprattutto hanno il diritto di salvaguardare la loro identità e le loro radici tradizionali poichè queste radici contraddistinguono la loro natura e attraverso di esse possono costruirsi da soli la loro vita e vivere in prima persona le loro scelte.
È stato spiegato quindi che il lavoro della Ecospirituality Foundation nel tutelare l'identità spirituale e morale dei Popoli indigeni comporta inevitabilmente la tutela dei loro luoghi sacri e della loro identità tradizionale, evitando situazioni di conflittualità che danneggino entrambe le parti, ma operando alla risoluzione effettiva dei problemi.
Questo principio operativo è stato accettato dalla maggioranza dei delegati e la votazione si è conclusa con il riconoscimento ufficiale della Ecospirituality Foundation.
A seguito della delibera della Commissione, la Ecospirituality Foundation è quindi divenuta un ente riconosciuto dall'ONU con la qualifica di "NGO in Consultative Status with the United Nations" e autorizzato a partecipare a tutte le Conferenze internazionali, alla pari con tutti gli altri enti governativi e non.

Rosalba Nattero con Roberto Mucaro Borrero presso i suoi uffici al Museo di Scienze Naturali di New York. Roberto Mucaro Borrero è Nativo americano rappresentante della Nazione Taino e delegato ONU, oltre che insegnante presso il Museo stesso.
Con Roberto Borrero, Rosalba Nattero e Giancarlo Barbadoro hanno iniziato a New York una collaborazione per "Les Cahier du Graal" e per l'operato in favore dei Popoli naturali.

Questo sarà sicuramente un vantaggio nel lavoro in difesa della spiritualità e delle tradizioni dei Popoli naturali e consentirà di portare, oltre al caso Mount Graham, anche la realtà dei Nativi Europei non solo davanti al Working Group on Indigenous Peoples di Ginevra ma, secondo possibilità, anche alle altre conferenze mondiali di tutte le sedi ONU.
A New York a seguito di questo riconoscimento sono stati sviluppati una serie di contatti utili al lavoro in sostegno dei Popoli naturali. Giancarlo Barbadoro e Rosalba Nattero hanno preso contatto con la responsabile del Permanent Forum on Indigenous Populations, un ente che sta sviluppando un confronto permanente tra gli Indigenous Peoples a cui partecipano membri di Consigli Tribali da tutto il pianeta.
Nell'ambito di questo Forum l'ONU sta elaborando una Carta dei Diritti dei Popoli Indigeni e in questa carta, a seguito degli appelli fatti dalla Ecospirituality Foundation a Ginevra, è stato incluso il diritto alla libertà religiosa di ogni Popolo e alla preservazione dei propri luoghi sacri.
Nell'ambito di questo Forum, che si svolge ogni anno a New York a maggio, è stato proposto alla Ecospirituality Foundation di collaborare con altre NGOs impegnate nella difesa dei luoghi sacri di specifiche popolazioni indigene, per fare un Convegno in cui venga inserito anche il caso Mount Graham e il caso Carnac.