MENHIRS IN GABBIA:
CRONACA DI UNA LOTTA


Anni '70
Il sindaco di Carnac, nonchè Ministro dell'Interno, propone di abbattere tutti i Menhir e fare delle riproduzioni in calcestruzzo per gestire meglio il flusso dei turisti.

Anni '80
Per circa sette anni dei grandi automezzi sono impiegati per ripulire il sito megalitico rasando tutta la vegetazione e usando diserbanti. Molti Menhir vengono abbattuti nell'operazione. Le autorità accusano i turisti di essere responsabili della distruzione della vegetazione.

1988
Un progetto di gestione del sito Les Alignements è stilato in gran segreto dal responsabile dei Monumenti Storici. Nello stesso periodo, il Sindaco di Carnac modifica il piano di occupazione del suolo.

Novembre 1990
Il Ministro della Cultura annuncia la messa in opera del progetto "Grand Carnac" per la gestione del sito. Il progetto prevede l'acquisizione da parte dello Stato di 150 ettari della zona intorno ai Menhir. Le modalità dell'operazione non vengono comunicate agli abitanti. Questi ultimi vengono a conoscenza del progetto dai giornali, con l'annuncio dell'esproprio.

1991
Vengono installati più di 10 Km. di griglie che ingabbiano i Menhir. L'ingresso ai Menhir viene impedito e il sito è vigilato da guardiani. Molti terreni di proprietà diventano inaccessibili. I diritti di passaggio e di proprietà non sono più rispettati. Molti terreni agricoli si trovano completamente rinchiusi e impossibili ad usarsi; gli agricoltori sono costretti a chiedere ai guardiani di farsi aprire, ma gli orari ne rendono impossibile l'utilizzo. Gli agricoltori sono costretti ad abbandonare i loro campi.
Viene costruito l'Archeoscope, edificio commerciale di proprietà di una società privata, destinato alla diffusione di filmati sui Menhirs. Lo Stato autorizza la sua costruzione, benchè illegale, a poche decine di metri dagli allineamenti. Le Belle Arti depositano una denuncia, ma poi la ritirano!
Parallelamente la Pubblica Edilizia costruisce un belvedere che il Sindaco Bonnet definisce orribile, tuttavia ne firma il permesso per la costruzione. Il belvedere, del costo di 1,6 milioni di franchi, incombe sugli allineamenti. I biglietti di ingresso al belvedere vengono gestiti dal ministero dei Monumenti Storici. Il volume d'affari del belvedere ammonta a 2 milioni di franchi.

1994
Nuovo progetto dello Stato: una convenzione tra lo Stato, il Dipartimento e la Regione prevedono lo stanziamento di 100 milioni di franchi per la messa in opera di deviazione delle strade, esproprio delle cascine, acquisizione di 120 ettari di terreno e la costruzione di un "Mega" polo di attrazione turistica. Il progetto, che include il sito megalitico del Menec, è abbandonato a seguito della pressione ostile della popolazione.
Viene abbattuto il belvedere. Costo dell'operazione: 420.000 franchi.

Giugno 1994
Alcune associazioni locali tolgono alcuni metri di griglia che ostruiva un sentiero pedonale che si trovava su una proprietà privata. È solo un atto simbolico.
Céline Mary dell'Associazione "Menhirs Libres" è accusata di "furto di bulloni e catene da chiusura", nonostante i bulloni e le catene fossero stati restituiti dopo l'atto dimostrativo. Céline Mary viene condannata a 6 mesi di prigione e 5.000 franchi di multa "per dare l'esempio", precisa il giudice. Più altri 6 mesi di prigione per aver ostacolato i lavori di chiusura di un passaggio, pur essendo un diritto di passaggio notificato da atto notarile.
L'incaricato dello Stato notifica ad alcuni abitanti delle cascine nella zona (ultraottantenni) l'esproprio delle loro case, per la loro imminente distruzione.
Messa in pratica di altre griglie, intorno alle case abitate, impedendone l'accesso. Le griglie, a pochi metri dai perimetri delle case, imprigionano le abitazioni. Acquisto di montoni, costruzione di numerose cabine elettriche all'interno del sito.

1995
Costruzione di un nuovo belvedere, un Archeoscope, con fondamenta di cemento che non rispetta il limite dei 500 metri generalmente imposti in prossimità di un sito storico, utilizzando un permesso speciale.
Il Consiglio Generale acquista 40 ettari di bosco e prevede di acquistare 60 ettari supplementari la cui finalità è sconosciuta. Attentato non rivendicato all'Archeoscope.

1996
10 giorni prima dell'inizio dell'inchiesta pubblica, il Sindaco Bonnet si dimette. Lo Stato procede ad una Pubblica Inchiesta. Il progetto è severamente giudicato dal commissario che dirige l'inchiesta. "L'inchiesta presenta delle gravi mancanze che rendono contestabili numerosi punti. Il dossier è di una imprecisione notevole. Lo studio economico inesistente, le relazioni con il Museo Preistorico dimenticate". Un dossier complementare è rapidamente costituito ma non viene reso pubblico. Malgrado l'87% dei punti siano sfavorevoli, il Commissario dà un giudizio favorevole.
A seguito dell'inchiesta molti proprietari vittime dell'esproprio depositano i loro ricorsi.
A seguito dell'attentato all'Archeoscope viene perquisita la sede sociale dell'Associazione "Menhirs Libres".

1997
Dichiarazione di Pubblica Utilità del progetto degli allineamenti di Carnac.
Pseudo-riunioni con le associazioni locali che non portano a nulla. "Menhirs Libres" decide di non partecipare più.

1998
Più di 250 ettari sono confiscati dallo Stato. Più di 250 abitanti (su 4.243) ricevono una lettera che comunica l'esproprio. L'utilizzo futuro delle proprietà non viene comunicato. La casa Croix Audran, che doveva essere immediatamente distrutta dopo l'esproprio, serve come locale di riserva per il belvedere. Il ministero dei Monumenti Storici acquisisce altri 186 ettari tra gli allineamenti del Kermario e del Kerlescan.
Per la seconda fase del progetto, altre case devono essere espropriate. Lo Stato ha già acquisito una decina di case. Sono state in seguito restaurate e usate come uffici, alloggi del personale, receptions. Nello stesso periodo un permesso di costruzione viene accordato per la costruzione di un'area di accoglimento in prossimità degli allineamenti.
Les Alignements del Menec sono lasciati all'abbandono e i Menhirs spariscono sotto una vegetazione incolta.

21 Novembre 1998
Il caso dei Menhir esplode e si fa sentire a Parigi. 800 persone manifestano davanti al Ministero della Cultura. L'Associazione "Menhirs Libres" viene accolta dal Ministero della Cultura.
Viene nominato un incaricato dallo Stato in qualità di mediatore, J.P.Mohen, direttore dei Musei della Francia con il compito di valutare la situazione.

Dicembre 1998
Il Sindaco di Carnac si dimette.

12 Dicembre 1998
Manifestazione di "Menhirs Libres" a Carnac. Il contratto di uso dell'Archeoscope viene definito. "Menhirs Libres" fa ricorso presso il Tribunale Amministrativo di Rennes che lo respinge. "Menhirs Libres" fa ricorso in appello.

1999
Pubblicazione del rapporto Mohen su Internet da parte del Ministero, con una campagna di stampa per descrivere i vantaggi del progetto.
Les Alignements del Menec sono lasciati all'abbandono, la vegetazione ricopre ormai i Menhirs.
Permessi di costruire sono accordati per alcuni edifici in prossimità dei megaliti. Contemporaneamente, le demolizioni delle cascine e gli espropri continuano ad essere previsti dallo Stato. Le pseudo-riunioni con le associazioni continuano. Il Sindaco è ricevuto dalle associazioni. Egli assicura che l'Archeoscope sarà chiuso a fine 1999. È tuttora aperto.
"Manhirs Libres" lancia la petizione che chiede l'ingresso gratuito per i visitatori, l'impedimento all'esproprio, alla deviazione delle strade, alla costruzione di altre strutture.

2000
Elezione di un nuovo Sindaco. Per qualche tempo alcuni punti tra il Municipio e le Associazioni convergono, ma per poco. Viene promesso l'ingresso gratuito e la soppressione delle griglie.
Deposito di petizione al Parlamento Europeo con 17.300 firme.
Tre grossi trattori sono usati per distruggere la vegetazione al Menec. Numerosi Menhir vengono abbattuti nell'operazione. Inizio degli espropri.
Menhirs Libres rifiuta altri incontri con le autorità comunali. Deposito di un altro ricorso.

2001
Il Ministro incaricato all'operazione dichiara alla televisione: "L'obiettivo del progetto è restituire l'integrità monumentale del sito e liberarlo; dunque l'obiettivo è acquisire le case e demolirle".

2002
Viene nominato un altro amministratore e un nuovo Ministro della Cultura.
Viene occupato il belvedere del Kermario dal collettivo Holl a gevred.
La Ecospirituality Foundation prende contatto ufficiale con l'Associazione "Menhirs Libres" e scende in campo in sostegno della lotta per i Menhirs.

Dicembre 2002
Occupazione pacifica del belvedere di 41 giorni per chiedere allo stato un ripensamento del questo progetto faraonico (2300 m2 di costruzioni, parcheggi paganti, negozi, espropriazioni).
L'Associazione "Menhirs Libres" per la prima volta vince l'appello del tribunale amministrativo di Nantes che decreta l'annullamento del decreto di utilità pubblica per violazione del legge sul litorale, i menhir sono a meno di 2 km del mare, e del codice dell'urbanistica.
Visita del Ministro della Cultura che dichiara di volere un < I>progetto leggero, che rispetti l'ambiente naturale e gli abitanti dei luoghi < / I> in consultazione con "Menhirs Libres".

2003
L'Archeoscope cessa le sue attività private per diventare il fabbricato di accoglienza del Ministero della Cultura.

2004
Grazie alle azioni portate avanti dall'Associazione "Menhirs Libres", i proprietari espropriati dallo Stato recuperano i loro beni.
I Menhirs sono ancora in gabbia. La Ecospirituality Foundation porta il caso Carnac all'ONU di Ginevra con un appello di "Menhirs Libre" presso la Commissione per i Diritti Umani per la difesa del luogo sacro dei bretoni.

2005
Creazione del G.I.P.C. (Groupement d'Intérêt Public et Culturel) che ha lo scopo di preparare un nuovo Progetto. "Menhirs Libres" ricorda le sue proposte e sostiene l'idea che il sito ritorni ad essere un luogo di incontro e di passeggiate per tutti e che possa ritrovare la vegetazione di origine.